Ci sono emozioni che toccano il sentire di molti di noi.
Volare è una di queste. A qualcuno l’idea provoca disagio, ad altri attrazione.Di certo volare è per l’uomo una sensazione affascinante, l’idea di un’estensione delle proprie capacità, l’affrontare una dimensione innaturale, elevata, di distacco dalla terra su cui poggiamo i nostri piedi ogni giorno. La magia del volo affascina gli esseri umani da sempre: nel mito di Pegaso o di Icaro, come nei racconti fantastici.
Mary Poppins arriva dal cielo; Peter Pan vola nell’”isola che non c’è“.
Aladino sul tappeto volante solca i cieli d’Oriente. E come non pensare a Babbo Natale sulla slitta trainata da renne prodigiose che vola nei cieli d’inverno per deliziare grandi e piccini!
Spotter che passione!
Molti personaggi mitici ci sorprendono con le loro imprese leggendarie
attraverso la magia del volo già dalla nostra infanzia. Forse è per questo che una delle prime domande dei bimbi – quando osservano con il naso all’insù gli aerei, è “ma come fanno a volare gli aerei ?”
Anche senza ricorrere alla fantasia, soffermarsi a pensare all’idea del volo è qualcosa che stupisce sempre, e il luogo perfetto dove vivere un’atmosfera “alata” è l’aeroporto, dove aerei con livree di ogni tipo atterrano, stazionano, parcheggiano, decollano, dove si incrociano migliaia di persone che arrivano e partono, il tabellone scrolla destinazioni una via l’altra, ricordandoci quanto sia fitto il traffico aereo. In grandi aeroporti come Francoforte o Chicago, se puntiamo lo sguardo al cielo restiamo stupiti dalle scie luminose di lucine, un aereo a minuto in atterraggio, altrettanti in decollo…un fatto di tecnologia e sincronizzazione dei tempi che lascia sempre affascinati.
C’è qualcuno che coltiva una passione attorno al mondo “alato”. Una passione particolare, fatta di attese e di attimi.
Gli “Spotters”. Li conoscete?
Appassionati del mondo del trasporto aereo e delle sue tipologie, gli Spotters amano “cogliere l’attimo” con immagini e fotogrammi sensazionali di aerei, per poi condividerle. E come i radioamatori, costantemente “connessi”, gli Spotters sono legati dalla loro passione nei 5 Continenti.
Spotter che passione!
Abbiamo incontrato al DB Hotel Ennio Varani, il Presidente del VRN Spotter Group, l’associazione ufficialmente riconosciuta con sede a Verona, uno dei 5 gruppi di Spotter italiani.
Il Verona Spotter Group, meglio denominato VRN Spotters è un gruppo informale di una trentina di amici accomunati dalla stessa passione: gli aerei e più precisamente la fotografia aeronautica.
Ennio ci racconti, qual è la storia di questa passione?
“La figura dello “spotter” – che tradotto significa “osservatore”, nasce molti anni fa. A quel tempo era armato di taccuino e matita, si limitava ad osservare ed annotare le matricole e i modelli dei velivoli che atterravano o decollavano da questo o quello scalo, al fine di creare una sorta di “cronologia”.
Poi fu abbinata la tecnica fotografica. L’attrezzatura era analogia e la maggior parte degli spotters utilizzava pellicole per diapositive K64 (Kodacrome64), la cui ricerca e scambio era tra gli spotters fondamentale. Prima dell’arrivo del web, venivano organizzati dei veri e propri “mercati di scambio” in molte città d’Europa. Oggi l’analogico ha lasciato campo al digitale, dove la pubblicazione web è diventata business, anche se alcuni di questi “mercati” continua a sopravvivere in forma ridotta”.
Ancora qualche “romantico” quindi?
“Sì, esatto. Tra i nostri associati abbiamo ancora degli “spotter storici” che utilizzano ancora, di quando in quando, attrezzatura analogica per passione, ma la realtà di oggi ha orientato tutti a non escludere il digitale e a divenire “nuovi spotters” armati cioè delle ultime reflex”
E dove “scattate”?
“La nostra base di spotting è l’aeroporto di Verona-Villafranca, aeroporto
particolarmente interessante per la varietà di aeromobili che ospita giornalmente, soprattutto i Charter, per capirci quelli dei tour operator per le vacanze estive – invernali. Tuttavia ci organizziamo anche per spotting trip in molti altri scali interessanti sia in Italia che all’estero”.
Spotter che passione!
“Ennio, ci dica, da quando è nata la sua passione? E come?”
“E’ nata tanti anni fa quando ancora mio padre mi portava a vedere decollare i mitici F.104 (gli “spilloni”) del 3° Stormo a Villafranca ero piccino, piccino, circa 3 anni”.
Qual è stato l’avvistamento più entusiasmante?
Sicuramente i famosi Special Colors! ( aerei con livree e loghi particolari).
Ad un interessato …cosa direbbe?
“Che si iscriva al Forum di Verona VRN Spotter Group! E’ un bellissimo gruppo che oggi ho il piacere e l’onore di rappresentare. Organizziamo anche gite ed eventi, ed uniamo la passione al piacere della compagnia”.
Ennio trasmette vero entusiasmo e passione, ha davvero molto da raccontare, ma forse la cosa migliore è conoscerlo e farvi svelare il segreto di qualche “scatto”. Lo potrete trovare spesso alla terrazza del DB Hotel, una “location“ ideale per ammirare gli aerei dell’aeroporto di Verona, per trascorrere un pomeriggio sereno, portare i propri bimbi a sognare “la magia del volo” e godere poi insieme di una bella merenda!
Per chi desidera divenire uno “Spotter”, oggi il VRN Spotter Group ha un proprio forum che accomuna, promuove e fa conoscere le ultime novità dell’associazione. Un canale informativo sempre aperto a chi desidera condividere questa passione.
Un particolare ringraziamento al Presidente Ennio Varani. Grazie per aver condiviso con noi la vostra passione!
Complimenti al DB Hotel e al VRN per questo articolo, che promuove una passione particolare e affascinante!!!