La bella stagione ci spinge ad uscire e a scoprire la nostra bellissima terra.
La città di Verona è meta rinomata di turisti da ogni dove, e gli itinerari classici sono conosciuti e facilmente recuperabili.
Esistono tuttavia itinerari segreti a Verona, percorsi insoliti o poco conosciuti, che collegano punti e luoghi ricchi di leggende e tradizioni.
Il mito di Giulietta e Romeo attrae molti turisti a Verona; chi però desidera un percorso ben più reale, a metà tra mito e storia, può individuare nella città una nuova traccia per assaporarne una veste più antica.
Leggende, detti popolari, nomi dei luoghi e antiche ricorrenze concorrono a stendere la trama di un percorso insolito che andiamo a proporvi, degno di un libro di Dan Brown, confermando l’esistenza di una Verona segreta il cui fascino arcano rafforza il mito delle sue origini.
Nel IX secolo, vengono stesi due documenti, la “Mappa Rateriana” e il “Versus de Verona”, nei quali viene descritto un disegno della città, ben diverso da quello che conosciamo oggi.
Nel primo documento appaiono monumenti la cui esistenza è stata confermata storicamente, ma di cui oggi non c’è quasi più traccia; nel secondo si parla di sette “Fana et Templa” (luoghi sacri) cioè templi dedicati alla Luna, a Marte, a Minerva, a Giove, a Venere, a Saturno e al Sole.
Un itinerario segreto a Verona
Prendendo spunto dalle tracce di questi antichi documenti, chi desidera può compiere un particolare itinerario circolare di una Verona misteriosa. Umberto Grancelli, uno studioso dell’epoca romana ci accompagna in questo itinerario.
Egli ha scoperto un complesso piano nascosto nella pianta della città, che include il percorso che vi proponiamo. Un itinerario circolare, una sorta di orologio solare annuale, le cui tappe erano punti di riferimento, per festeggiamenti e celebrazioni stagionali e popolari, legate anche ai giorni della settimana.
Ecco quindi, chi ama il mistero, quì può mettersi alla prova per ripercorrere queste tracce!
Un Itinerario segreto a Verona
• L’antico percorso ha inizio sulla parte più alta del colle di San Pietro, dove sorgeva un tempio, probabilmente dedicato alle celebrazioni del sole. Scovare il luogo esatto del tempio è un’impresa, ma chi cerca, lascia spazio all’intuizione, e si avvale degli spunti e dei documenti storici (di cui menzioniamo a piè di pagina le fonti), può cimentarsi. In ogni caso da là, la vista della città è decisamente splendida!
• La seconda tappa era l’”Orfanum”, un luogo sacro posto fra la chiesa di San Giovanni in Valle e il Museo Comboniano, dove i resti di una costruzione circolare riutilizzati e sparsi dietro l’abside della chiesa si possono attualmente vedere grazie agli ultimi scavi effettuati.
• La successiva tappa è l’attuale Chiesa di Santa Maria in Organo. Questo luogo era la sede dell’antico Organum trascritto nel Versus de Verona. Consisteva in una torre con volta a cupola che serviva al funzionamento di un misterioso e grandioso orologio acustico romano, azionato dall’acqua e regolato dal sole. Una delle meraviglie tecnologiche perdute. Le descrizioni dell’orologio sono state oggetto di ricerche universitarie, e quando visitiamo la chiesa di Santa Maria in Organo, rimane solo da chiedersi dove ancora si nasconda la sua torre.
• Ancora una tappa; l’Orreum , il granaio della città, luogo in cui si praticavano i riti della fertilità. Le fondamenta circolari furono rinvenute in via Stella nel dopoguerra.
• La quinta tappa è il luogo in cui sorgevano le Terme, luogo di purificazione e Verona. Questo è un posto facile da scoprire: proprio dove ora sorge il complesso del Duomo!
• Poi c’è la tappa dell’antico Revanum, un luogo in cui si festeggiavano i solstizi d’inverno e periodi più bui dell’anno. Si trova dove oggi sorge la chiesa di Santo Stefano, la cui commemorazione avviene appunto in dicembre.
• L’itinerario si conclude nuovamente sul colle di San Pietro, dove secondo il Grancelli c’erano grotte di tufo in cui avvenivano i riti della terra, simili a quelle che possiamo ammirare nel giardino di Villa Francescati, ottimo punto di relax finale!
Un Itinerario segreto a Verona
Ancora oggi vive a Verona un gran conoscitore della storia e di questo circuito: un certo Luigi Pellini, profondo studioso della Verona romana.
E chi desidera vivere il proprio “Codice da Vinci” reale, qui ne trova le tracce. Ma per cogliere il piano originario, l’unica cosa è provare a percorrere il circuito di Grancelli, in un senso o nell’altro.
Buone scoperte!
Per chi desidera conoscere di più…
– Nascita di una città tra architettura, mistica e metafisica – Luigi Pellini / Davide Polinari – casa editrice Vita Nova, 2012
– I misteri di Verona romana – di Umberto Grancelli, 1964
– http://rm.univr.it/biblioteca/volumi/arzone-napione/repertorio.pdf
fonte foto principale: VeronaFilmCommission.org